Arrivare dalle attuali 15-16 mila dosi somministrate al giorno al doppio, 30 mila, a metà aprile.
E’ l’obiettivo del Piemonte, illustrato oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio e dal vice Fabio Carosso nell’incontro, a Roma, con il generale Francesco Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid .
Per riuscire nell’intento serve una fornitura aggiuntiva, a partire dal 15 aprile, di 10 mila dosi al giorno, rispetto al quantitativo previsto attualmente, ed è la richiesta che i vertici della Regione hanno presentato al commissario di governo. Il traguardo successivo del Piemonte saranno le 40 mila dosi al giorno, a maggio, che rappresenterebbero l’8% delle 500 mila che la struttura commissariale del Governo si è data come obiettivo a livello nazionale.
Il generale Figliuolo è atteso in Piemonte nella settimana tra il 12 e il 18 aprile, per una visita nella quale dovrebbe effettuare un sopralluogo nei possibili grossi hub vaccinali di Torino: l’Allianz Stadium, il Valentino e il Lingotto.
“Il generale Figliuolo si è mostrato disponibile ad approfondire la nostra richiesta di una dotazione aggiuntiva di vaccini – spiega Cirio -. Lo ringrazio perché è stato un incontro caratterizzato da pragmatismo e concretezza, gli elementi necessari a dare una svolta. Apprezziamo la semplificazione che è stata avviata con il nuovo modulo per il consenso informato, ridotto a due pagine, un impegno sul quale è importante insistere. Perché servono più fiale e meno fogli.
Abbiamo anche illustrato al Generale il lavoro impostato con il sistema sanitario privato che ci consentirà di ampliare i 137 punti vaccinali pubblici con altri 55 centri privati, oltre alla sinergia con le farmacie e gli oltre 820 medici di famiglia per la somministrazione dei vaccini presso i loro studi”.
Dall’8 aprile – annuncia Cirio – il Piemonte avvierà le preadesioni alla campagna vaccinale della fascia 60-69 anni.
“Abbiamo chiesto inoltre di poter vaccinare i nostri maturandi, per consentire un loro ritorno in classe almeno in questo momento così delicato del loro percorso scolastico. Parliamo di 35 mila vaccini che saremmo in grado di somministrare subito e su questa possibilità il generale Figliuolo si confronterà con il presidente Draghi. Il Piemonte sta ben operando ed è una delle grandi regioni con le performance migliori, ma abbiamo bisogno di certezze”.
I vaccini inoculati oggi nella regione sono stati 6.341, tra cui 11.827 a ultraottantenni e 1.122 alla fascia 75-79enni.
Prime vaccinazioni anche negli studi dei medici di famiglia.
Sul fronte dei contagi, il bollettino dell’Unità di crisi della Regione riporta oggi 1.861 casi con un tasso di positività del 7,9%, in rapporto ai 23.439 tamponi diagnostici processati (13.341 antigenici) I morti sono 61, di cui 6 casi relativi a oggi. I ricoverati in terapia intensiva sono 369, + 5 rispetto a ieri, negli altri reparti 3.855, con un incremento di 18.