– Si nascondeva in un piccolo centro alle porte di Roma un sessantatreenne, originario della provincia di Cosenza, considerato il “re delle delle truffe” e conosciuto dagli inquirenti come uno dei primi criminali informatici. L’uomo, componente di un’organizzazione transnazionale dedita alla falsificazione di strumenti di pagamento ed alle frodi informatiche, è stato al centro, nella sua carriera criminale, di varie indagini della Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Polizia di Stato e dei Carabinieri e recentemente si era sottratto all’esecuzione della pena definitiva di oltre 7 anni di reclusione, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di strumenti di pagamento, truffa, estorsione ed altro.