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Porta Venezia tra i quartieri più esclusivi del mondo secondo “time Out”

Notoriamente uno dei quartieri più inclusivi di Milano: nelle sue strade convivono comunità africane perfettamente integrate con le ‘sciure’ nate e cresciute lì, locali gay friendly e ristoranti etnici imperdibili, pensionati e giovani professionisti appena arrivati in città. Per Porta Venezia arriva ora un prestigioso riconoscimento da parte della rivista Time Out, che ogni anno fa la classifica dei quartieri più cool del mondo: è stata inserita al 35esimo posto nel top 40. Unico quartiere italiano in questo 2020 segnato dalla pandemia del coronavirus.

E come non potevano tenerne conto gli autori della rivista che, infatti, accanto alle classiche considerazioni come la cultura, la vita notturna, l’atmosfera, il cibo, hanno inserito lo spirito di comunità. Fattore determinante per stilare la classifica vinta da l’Esquerra de l’Eixample di Barcellona, capace di riattivare i suoi cortili e il suo spirito sopratutto durante i mesi più difficili della pandemia.

Al secondo posto è stato scelto Downtown di Los Angeles diventato punto di aggregazione per gli abitanti in situazioni come durante le manifestazioni che hanno seguito l’uccisione di George Floyd. Al terzo posto c’è Sham Shui Po, a Hong Kong rianimato dai giovani che hanno anche attivato una serie di iniziative a supporto alla comunità.

Tra le vie di Porta Venezia 

Milano è stata la prima e tra le città europee colpite più duramente dal virus, “eppure l’unico cambiamento duraturo che vedrai per le strade di Porta Venezia sono i tavoli all’aperto. In una capitale regionale che prospera con gli aperitivi al tramonto, questo ha reso il quartiere LGBTQ + della città – con il suo enorme arcobaleno che ti dà il benvenuto quando esci dalla metropolitana – altrettanto rumoroso e vivace come al solito negli ultimi mesi”, scrivono quelli di Time Out.

“Per uno spritz di € 3, il bar Picchio”, “la pasta con le polpette alla Trattoria Sabbioneda Da Romolo”, “il ristorante vegetariano dell’Alhambra”,”il Bar Basso per gli arredi anni ’60 e il famoso Negroni Sbagliato, inventato proprio qui dal padre dell’attuale proprietario Maurizio”. Tante insomma le peculiarità trovate a Porta Venezia dagli autori della classifica.

E ancora: “Appena fuori dalla principale via dello shopping di Milano – fuori con i clacson delle auto, dentro con le risate e i campanelli delle biciclette – questo quartiere settentrionale è il luogo in cui la gente del posto si reca per i migliori oggetti d’antiquariato (Seconda Vita) e abiti vintage (Bivio) della città. L’ora del tè avviene a La Teiera Eclettica e l’ora del gelato a Out-of-the-Box. La dolce vita? – si domandano – Non è mai andata via in questa parte amante del divertimento della seconda città d’Italia”.

“Considerate questa lista come un grido mondiale di forza e di resilienza degli abitanti delle città”, ha detto James Manning di Time Out. Una verità, magari solo filosofica, che però incita a proseguire su questa strada intrapresa dalla gente di Porta Venezia e i milanesi che ogni giorno la popolano.

 
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