“Con riguardo all’incendio di motorini accaduto il 26 settembre, la famiglia del ragazzo di 17 anni è rimasta profondamente choccata e dispiaciuta per quanto accaduto, al di là delle responsabilità che verranno accertate in sede penale e civile” si legge nella missiva.
“Si tratta di pesone oneste e lavoratrici, rispettose delle regole e della collettività – spiega il legale -. Il minore, promessa dello sport e fino all’anno passato iscritto al liceo, ha dato segnali di disagio sfociati in comportamenti che purtroppo hanno subìto una escalation preoccupante”.
“I genitori, oltre ad aver attivato fin da subito un supporto psicologico, hanno contattato una struttura specializzata e, anche per mezzo del legale, presentato numerose e ripetute richieste di aiuto a tutte le autorità competenti, finanche denunce – prosegue Bearzotti -. Purtroppo il lockdown e il carico di lavoro degli uffici preposti non ha permesso alla famiglia di ottenere il supporto sperato”.
E ancora: “subito dopo il fatto, la famiglia si è messa a disposizione dell’autorità chiedendo un incontro con il procuratore capo Sangermano che li ha subito ricecuti. Ieri il capo della procura dei minori ha accettato la richiesta di vedere anche il minore”.
“Il ragazzo – sottolinea l’avvocato – è stato invitato a fare una riflessione sull’accaduto, sulla pericolosità del gesto, sulle conseguenze, sul dolore causato ed è stato invitato a ridare alla sua vita la giusta direzione, forte dell’amore che la mamma e il babbo gli stanno dimostrando”.
“I genitori – conclude la lettera – hanno reiterato la loro accorata richiesta di aiuto stante le difficoltà evidenti in cui versa il proprio figlio e rinnovato il rammarico e le scuse al procuratore in rappresentanza delle autorità tutte, estese al sindaco e a tutti i fiorentini”.