Giovedì 24 e venerdì 25 settembre Usb, Unicobas, Cub, Cobas Sardegna e Osa hanno indetto due giorni di scioperi e mobilitazioni della scuola e del settore educativo e scolastico, con la parola d’ordine ‘Curiamo la scuola’. Manifestazioni e presidi si terranno a Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Livorno, Pisa, Catania e in altri centri italiani.
La protesta intende richiamare l’attenzione sulle classi pollaio, sulla mancanza di banchi e dpi, con decine di migliaia di cattedre vuote, precari in attesa, ata insufficienti rispetto ai nuovi compiti, personale internalizzato spesso in regime di part-time perché i contratti full-time (che comunque scadranno il 31 dicembre) sono a macchia di leopardo.