I Carabinieri del NOE di Salerno, nel corso delle
attività finalizzate al contrasto dei reati ambientali legati agli
illeciti sversamenti nel fiume Sarno, nell’ultimo periodo hanno
effettuato svariati controllo presso aziende che operano a ridosso del
corso d’acqua. In particolare, a:
Siano (SA) è stato denunciato in
stato di libertà il legale rappresentante della ditta che gestisce il
locale centro di raccolta degli RSU, responsabile dello scarico delle
acque reflue industriali provenienti dal piazzale all’interno della
locale rete fognaria, in assenza di autorizzazione:
Polla (SA) è
stato denunciato in stato di libertà il legale rappresentante di un
impianto di trattamento rifiuti speciali non pericolosi, in quanto
ritenuto responsabile delle violazioni delle prescrizioni contenute nel
titolo autorizzativo, nonché per deposito di liquidi infiammabili e/o
combustibili in quantità superiore, in assenza della prescritta
certificazione antincendio;
Cava de’ Tirreni (SA) è stato denunciato
in stato di libertà il legale rappresentante di una società avente per
oggetto attività di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, per
aver effettuato lo stoccaggio di rifiuti speciali su un’area sprovvista
di pavimentazione e di impermeabilizzazione in violazione alle
prescrizioni autorizzative, nonché sprovvisto di sistema di abbattimento
dei rumori e dell’emissioni diffuse di polveri;
Sarno (SA) è stato
eseguito il decreto di sequestro preventivo di un impianto per la
produzione di energia da biogas. I militari hanno accertato che lo
scarico delle acque reflue industriali provenienti dall’attività di
produzione veniva effettuato, in assenza di autorizzazione, direttamente
nel corpo idrico superficiale del “Canale Conte Sarno”, affluente del
fiume Sarno. Il responsabile della ditta è stato, pertanto, denunciato
in stato di libertà per la violazione sopra ascritta. Il valore
complessivo del sequestro ammonta a circa 5.000.000 di euro;
Casal
Velino (SA), a conclusione di attività di indagine circa la gestione dei
rifiuti solidi urbani prodotti nell’ambito del territorio comunale,
sono state denunciate 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo ed
in concorso tra loro, di attività di gestione di rifiuti, non
autorizzata, costituiti da alghe spiaggiate;
Scafati (SA), è stato
denunciato in stato di libertà il legale rappresentante di un impianto
industriale per le lavorazioni meccaniche di metalli, responsabile di
illecita gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi,
nonchè emissioni in atmosfera, in assenza della prescritta
autorizzazione.
Angri (SA), è stato denunciato in stato di libertà
il legale rappresentante di una ditta operante nel settore industriale
per la produzione di articoli monouso in plastica, responsabile dello
scarico delle acque reflue industriali, provenienti dal ciclo produttivo
e contaminate da olii ed idrocarburi esausti, direttamente nella rete
fognaria comunale, in assenza di autorizzazione.