Genova – In tutte le città europee i musei, i palazzi e gli spazi dedicati all'arte si animano, sabato 17 maggio 2014 fino a notte inoltrata, con le iniziative legate alla Notte dei Musei. Anche Genova partecipa alla manifestazione ideata dal Ministero per la cultura francese e giunta quest'anno alla decima edizione.
La nottata sarà caratterizzata da un percorso medievale libero o con visita guidata gratuita attraverso: Museo Diocesano, Torre Grimaldina, Chiostro di Sant’Andrea, Salita Coccagna, Mura del Barbarossa, Campo Pisano, Vico sotto le Murette, Santa Croce, San Silvestro, Santa Maria in Passione, Chiostro di Santa Maria di Castello, Piazza San Donato, Piazza Negri, Museo di Sant’Agostino
Il tutto accompagnato da performance, spettacoli, concerti, letture, laboratori, visite guidate e mostre per un ricco calendario che consentirà di approfondire, divertendosi, la storia e la cultura della città.
Ecco il programma del percorso medievale:
Museo Diocesano
Gruppi Storici Janua Temporis e San Giorgio
PERFORMANCE DI TEATRO STORICO
Didattica sulla figura del Balestriere genovese
Chiostro di Sant’Andrea
Gruppo Storico Fieschi di Casella
ACCOGLIENZA, PICCOLO BANCO DI SPEZIE E DI ERBE MEDICINALI
DIDATTICA
Campo Pisano
Gruppo Storico Proloco centro Storico
DUELLO ALL’ARMA BIANCA
DIDATTICA SUI COSTUMI E SULLE ARMI
Chiostro di Santa Maria di Castello
Compagnia dei Viandanti
DANZE NOBILIARI
Piazza San Donato
Gruppo Storico Culturale Sextum
DIDATTICA SUGLI ABITI E SUGLI ACCESSORI BIZANTINI E MEDIEVALI
Museo di Sant’Agostino
– Gruppo Culturale Storico Sestrese
DANZE POPOLARI IN COSTUME
– Gruppo Storico Viaggiatori del Tempo CORTEO STORICO E PRESIDIO IN ABITI MEDIEVALI
Inoltre:
Visite guidate gratuite al Museo di Sant’Agostino
dalle 16.30 alle 19.30
a cura dei ragazzi della II e III B del Liceo Classico “G. Mazzini” di Sampierdarena
In alcuni musei si potrà contribuire, con un’offerta libera, al restauro del Pallio di San Lorenzo, prezioso e rarissimo tessuto bizantino, donato dall’Imperatore d’Oriente alla città di Genova nel 1261, attualmente in restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze