Il Comune di Terni sta studiando dei lavori per garantire la sicurezza stradale in città. Incluso anche l’incrocio tra strada di Collescipoli e via Natta, dove di recente si è verificato un incidente che ha coinvolto un pedone.
Tre sopralluoghi per verificare insieme ai tecnici comunali delle direzioni mobilità e viabilità possibili soluzioni e interventi tempestivi, sono stati eseguiti stamattina dall’assessore alla mobilità Leonardo Bordoni. I sopralluoghi hanno riguardato l’incrocio tra Corso Tacito e via Petrucci, una parte di via del Rivo e l’incrocio tra strada di Collescipoli e via Natta, dove di recente si è verificato un incidente che ha coinvolto un pedone.
“L’obiettivo – dice l’assessore Bordoni – era quello di valutare la situazione sul posto per iniziare a progettare e realizzare interventi che servano a rendere più sicure quelle aree per i pedoni e per il transito dei veicoli”. Per Corso Tacito, in particolare, si sta pensando a una sistemazione che ponga intanto come priorità la sicurezza dell’attraversamento. Gli uffici sono già stati incaricati per la redazione di un progetto che sarà a breve valutato e illustrato in commissione consiliare e sul quale l’assessore riferirà nelle forme consuete anche rispetto alle richieste del consiglio comunale.
Per via del Rivo, considerata la densità di traffico e anche l’utilizzo da parte dei pedoni che si recano nei negozi o nei servizi posti ai lati della strada, si procederà entro la primavera con il piano di rifacimento della segnaletica orizzontale nella parte ancora non interessata da precedenti manutenzioni a iniziare da piazzale Marinai d’Italia. Interventi tempestivi sulla segnaletica orizzontale sono stati infine decisi per la strada di Collescipoli, specie nella parte iniziale, verso l’incrocio con la Flaminia e con via Natta, così da mettere in sicurezza gli attraversamenti. “Prosegue naturalmente il piano complessivo per la manutenzione e il rifacimento della segnaletica orizzontale, già illustrato nelle scorse settimane, ricordando che a causa delle mancate manutenzioni per tanti, troppi, anni, non siamo in grado di intervenire dovunque in tempi brevissimi, anche in considerazione della quantità dei fondi che siamo riusciti a sbloccare, sicuramente sufficienti per una annualità, ma senza tener conto che purtroppo, l’arretrato che abbiamo ereditato ha dimensioni ben più ampie”.