L’area è molto frequentata da fauna selvatica, per questo “La presenza attiva della polizia ambientale si conferma quindi come un presidio essenziale”.
Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo delle aree protette e dei siti di rete natura 2000, i funzionari e agenti di polizia ambientale dell’Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura della Regione Basilicata hanno rinvenuto nei giorni scorsi una decina di lacci di cattura in acciaio e relative aste di metallo su un’area abbastanza frequentata da animali selvatici (cinghiali, caprioli, istrici e lupi) del “Bosco Pantano di Policoro”. Lo rende noto il Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, specificando che le trappole, probabilmente utilizzate da bracconieri, sono state rimosse e rese inefficaci.
“Nel territorio del bosco Pantano di Policoro – afferma l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa – dove è presente un habitat naturale di grande pregio, si registra una buona presenza di fauna selvatica. La presenza attiva della polizia ambientale si conferma quindi come un presidio essenziale per tutelare la fauna, ma soprattutto per proteggere i tanti cittadini che in questo territorio vivono esperienze naturalistiche uniche e loro malgrado possono essere vittime di infortuni seri se finiscono per cadere in una di queste trappole poste dai bracconieri”.