Lo storico esponente del Movimento, socio di Rousseau, decide di dimettersi dalla segreteria del capo politico.
Massimo Bugani, volto storico dei 5 Stelle, decide di abbandonare il Movimento. Un segnale forte quello che ha voluto lanciare il socio di Rousseau.
Si dimette dal suo ruolo di coordinatore dell’Emilia Romagna e annuncia: “Di Maio non mi ha perdonato. È iniziato tutto dopo la mia intervista al Fatto del 19 giugno, in cui auspicavo unità nel Movimento e sostenevo che Di Maio e Di Battista non sono alternativi ma complementari. Poche ore dopo mi chiesero di non rilasciare più interviste e non capisco perché, visto che io non volevo certo mettere in difficoltà Luigi. Ritenevo doveroso richiamare alla compattezza in un momento difficile, e invitare a non puntare il dito contro Di Battista o altri, perché le diverse anime del M5S vanno tenute assieme”.
Così si scopre un’altra crepa: quella tra Di Maio e Di Battista.
“Proprio in quella circostanza ho capito che il mio ruolo veniva messo in discussione e che non c’era più fiducia in me. E nel giro di qualche giorno mi hanno fatto sapere che il mio stipendio da vicecaposegreteria sarebbe stato dimezzato per contenere le spese: da 3.800 a 1.600 euro. Ma io non sono aggrappato ai contratti e allora ritengo doveroso dare anche le mie dimissioni.”