E’ iniziato in Nuova Zelanda il processo a sei persone che avevano diffuso il video dell’attacco a due moschee a Christchurch, il mese scorso. La pena per la diffusione di materiale considerato discutibile può arrivare fino a 14 anni di carcere. In questo caso, si tratta di un video shock che è stato trasmesso in diretta su Facebook dallo stesso killer che il 15 marzo ha ucciso 50 fedeli musulmani. Due degli accusati, un 44enne e un 18enne, sono tenuti in custodia cautelare. Il giudice ha negato loro il rilascio su cauzione e dovranno tornare in tribunale rispettivamente, il 26 aprile e il 31 luglio. Il 18enne è accusato di aver ridistribuito il filmato di Brenton Harrison Tarrant aggiungendo sulle immagini “obiettivo conquistato”. In Nuova Zelanda sono stati censurati sia il video che il ‘manifesto’ pubblicato dal terrorista su internet.