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Francia, padre punta il dito contro Whatsapp e Youtube per la morte del figlio

Le due piattaforme avrebbero permesso al ragazzo di conoscere il macabro gioco “Momo Challenge”, che lo ha spinto al suicidio.

Kendal, un ragazzo francese di 14 anni, ad ottobre si è tolto la vita ed il padre ha deciso di denunciare Whatsapp, Youtube, un sito di incontri per adolescenti e lo Stato francese. La rabbia del genitore è motivata dal fatto che le piattaforme avrebbero permesso a Kendal di venire a conoscenza del gioco che l’ha portato al suicidio: “Momo Challenge”. Macabro gioco, simile al più noto “Blue Whale Challenge”, dove i membri sono chiamati a stabilire la comunicazione tra loro attraverso un numero sconosciuto su Whatsapp e ad accettate sfide assurde che porterebbero al suicidio.

Molto attivo nella comunità e pieno di sogni e progetti,  il giovane Kendal non si sarebbe mai suicidato se non avesse partecipato al gioco. «I giovani non sono protetti – ha spiegato René Gattino, padre del ragazzo – lo Stato non ha mai affrontato questo problema adeguatamente. Pensavamo di condurre una vita tranquilla in campagna, ma Internet è ovunque». Il Pubblico Ministero ha comunicato di aver avviato delle indagini per determinare le circostanze del suicidio.

Purtroppo il gioco della morte è diventato virale in tutto il mondo, attraverso internet e i Social, arrivando in Russia, ma anche in Messico, in Brasile, in Colombia e in tanti altri paesi. Le autorità argentine stanno indagando per cercare di capire se ci sia un collegamento tra la morte di una dodicenne domenica scorsa e il fenomeno. La giovanissima sarebbe stata convinta da un altro utente al suicidio tramite dei messaggi. Il gioco chiedeva di filmarsi e diffondere il video sul web. La ragazza si è impiccata a un albero e, secondo quanto riportato dalla polizia, si sarebbe ripresa prima del folle gesto.

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