A gennaio scomparsi altri tre napoletani che lavoravano nello stesso settore della vittima.
Alessandro De Fabbio, 32 anni, è stato trovato morto a bordo di un’auto con un colpo d’arma da fuoco all’addome. L’omicidio è avvenuto a Tepechitlan, nello stato di Zacatecas, in Messico. Il cadavere era a circa 350 metri da una moto Honda grigia, noleggiata a Città del Messico, e vicino ai documenti della vittima. Ad annunciare il ritrovamento del cadavere è stata la Procura dello Stato.
La vicenda ha del misterioso se si pensa ad altri tre napoletani, che vendevano gruppi elettrogeni e motoseghe come De Fabbio, scomparsi a gennaio 2018. Oltre allo stesso mestiere, i concittadini condividevano il quartiere di provenienza della città partenopea, piazza Mercato.
Il figlio di uno dei tre scomparsi a gennaio, saputo dell’assassinio di De Fabbio, ha scritto sui social: “Caro Alessandro è inaccettabile andare in Messico per cercare di guadagnare qualche soldo per portare avanti la propria famiglia e non fare più ritorno”. E ancora: “Io che capisco il dolore spero con tutto il mio cuore che tu da lassù possa dare tanta forza alla tua famiglia! Ormai il Messico è un posto maledetto, un viaggio senza ritorno”.