L’indagine era partita lo scorso anno, dopo la ribellione di alcuni commercianti che avevano avuto il coraggio di denunciare le richieste di pizzo, ed aveva portato 17 arresti.
Nella giornata di ieri, il pm Amelia Luise ha chiesto una condanna complessiva di 176 anni di reclusione per boss, gregari ed estortori della soprannominata “famiglia” mafiosa del Borgo Vecchio (Palermo).
Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni.
Sono stati richiesti 14 anni per i capimafia Fabio Bonanno, Domenico Canfarotta, Salvatore D’Amico, Elio Ganci, Luigi Miceli e Domenico Tantillo.
Giuseppe Tantillo, uno degli indagati poi pentito, ha confermato la testimonianza dei commercianti.