Latina – La Corte di Assise di Latina, secondo le dichiarazioni della difesa di Giovanni Morlando, è suscettibile di procedura per essere ricusata.

All´origine del probabile provvedimento ci sarebbero atti di indagine prodotti senza contraddittorio, trasmissione in tempo reale alla Procura circa verbali sulla deposizione di alcuni testimoni in odore di falsa testimonianza, evidente disparità di giudizio nella valutazione di testimoni citati nel procedimento e nella ammissione delle consulenze legali. Sostanzialmente la Corte di Latina è indicata come già convinta di un verdetto prima che sia concluso il dibattimento.

Sullo sfondo, il processo a carico di Giovanni Morlando, accusato dell´omicidio di Igor Franchini, nel quale i legali dell´imputato, Luigi Vincenzo e Pasquale Cardillo Cupo, hanno richiesto l’astensione della Corte presieduta dal giudice Pierfrancesco De Angelis e, successivamente, il rigetto dell’istanza da parte di quest’ultima. In merito a questo provvedimento, gli avvocati hanno annunciato di voler presentare istanza di ricusazione davanti alla Corte di Appello di Roma.

Secondo la Corte di La Cassazione, se tali comportamenti del tribunale venissero provati con evidenza, esiste causa fondata per la ricusazione.

Da parte sua, la Corte d´Appello di Latina ha sottolineato di non aver espresso alcuna valutazione sulla presunta falsità delle testimonianze ipotizzata dal pm.

In ogni caso, l’istanza di ricusazione non comporta la sospensione del processo, attualmente rinviato al 16 novembre.