L’onorevole Domenico Scilipoti (Movimento Responsabilità Nazionale), in qualità di membro della VIIIa Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, torna all’attenzione dalla cronaca per una iniziativa indirizzata al Direttore Responsabile di “Repubblica”, Ezio Mauro, su una questione generata dall’articolo apparso sul quotidiano in questione, in data 5 giugno, a firma di Elena Dusi. L’articolo ha come titolo “Stop a quegli studi inutili. Gli scienziati italiani contro la fusione fredda”. Pubblichiamo integralmente il testo della lettera:
On. Dott. Domenico Scilipoti
VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici
C. A. Dott. Ezio Mauro
Direttore Responsabile “La Repubblica”
Egregio Direttore,
Le invio la presente per esporLe alcune mie considerazioni relativamente alla qualità di quanto dichiarato nell’articolo pubblicato sul Suo giornale in data odierna a pag 19, a firma di Elena Dusi, dal titolo “Stop a quegli studi inutili”. Gli scienziati italiani contro la fusione fredda, al fine di chiarire il profilo di parte delle affermazioni a sostegno della tesi sostenuta. Tengo a precisare, in questa sede, che il contenuto dell'articolo prende le mosse da una petizione di scienziati e ricercatori contro le ricerche sul piezonucleare all’interno dell’INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica). Sarebbe significativo che un giornale importante come il Suo, desse la possibilità anche a chi, come il sottoscritto, è sostenitore della necessità di procedere alla sperimentazione sul fenomeno della fusione fredda, di esprimere la propria posizione, stante il fatto che sull’argomento ho presentato un’interpellanza Parlamentare dove chiedevo al Ministro competente se ritenesse opportuno adottare future iniziative, anche normative, tese ad una rapida ed effettiva apertura a questo tipo di ricerche. In Italia, purtroppo, per svariati motivi, sono state sospese le ricerche da parte di privati e di enti pubblici, senza considerare il fatto che sono all'avanguardia a livello mondiale con una tecnologia che, se verificata, in breve tempo potrebbe risolvere tutte le questioni relative alla produzione di energia elettrica a bassissimo costo, senza danni all'ambiente, permettendo al Paese di diventare esportatore di energia elettrica a bassissimo costo. Anche il Ministro Giarda nella sua replica è stato possibilista, evidenziando che una volta accertati i risultati degli studi in materia il MIUR potrebbe valutare la possibilità di attivare dei finanziamenti per la ricerca in tal senso.
Entrando nel merito dell’articolo, la giornalista Elena Dusi, dalla titolazione, sembra far sua le tesi dei firmatari che richiedono di fermare queste ricerche. È bene notare, però, che nella petizione in questione, non si fa una questione di merito bensì di metodo: “ l’NRIM non è il luogo giusto per fare queste cose”!
L’articolo sembra, invece, sposare una tesi di merito: “queste ricerche non sono scientifiche e non sono basate su fatti”, posizione che i firmatari si guardano bene dal sostenere.
Per quanto concerne i risultati del Professor Alberto Carpinteri ( Presidente dell’INRIM), sembra pretestuoso svalutarli per questioni di principio, mentre sarebbe opportuno operare una controverifica sperimentale, tenendo contro del fatto che le attrezzature utilizzate, sostanzialmente una pressa da 200t, sono disponibili in migliaia di piccole officine in Italia. Infine, è significativo il fatto che nessuna voce di denuncia di presunta truffa si è levata tra coloro i quali hanno assistito alla dimostrazione di Carpinteri a Torino, (un centinaio di persone tra cui molti docenti di fisica di varie università italiane e straniere); questa sarebbe stata l’ unica argomentazione in grado di sostenere una tesi negazionista nei confronti del fenomeno in esame.
Queste implicazioni potrebbero, facilmente, condurre, i non addetti ai lavori, alla svalutazione delle ricerche sulle Reazioni Nucleari a Bassa Energia (LENR nell’acronimo inglese) con il risultato di manipolare l’informazione.
La motivazione dell’urgenza delle ricerche sulla fusione fredda trova il suo fondamento nella grande mole di dati sperimentali provenienti da diversi gruppi di lavoro in Italia e nel mondo.
Sono, infatti, molti i ricercatori in Italia che da molti anni sostengono queste ricerche: l'Ing. Andrea Rossi, che insieme al Professor Sergio Focardi (Professore Emerito dell'Università di Bologna) ha presentato un sistema che sembra sia stato in grado di erogare una potenza dell'ordine dei kiloWatt per diverse ore; il Professor Francesco Piantelli dell'Università di Siena, che in un recente Convegno (“X International Workshop on Anomalies in Hydrogen Loaded Metals”, Pontignano-Siena, 10-14 Aprile 2012) ha dichiarato di ottenere in un suo reattore nickel/idrogeno una potenza di 90 Watt termici con l'immissione di soli 20 Watt elettrici; il gruppo di lavoro diretto da Antonella De Ninno, che nel Rapporto Tecnico ENEA RT2002/41/FUS, noto come Rapporto 41, ha confermato l'esistenza delle reazioni nucleari a bassa energia, trovando una correlazione tra la produzione di elio e l'eccesso di calore. Il Dottor Francesco Celani dell'INFN di Frascati al Congresso “World Sustainable Energy Conference 2012”, organizzato dall’ISEO (International Sustainable Energy Organization, ONG collegata alle Nazioni Unite; Ginevra, 10-14 Gennaio 2012) ha riferito di un particolare esperimento (durato in tutto 6 giorni con numerosi cicli d’accensione e spegnimento) in cui si è misurata una densità di potenza in eccesso fino ad un valore di 1.8kW per grammo di Nickel, valore superiore alla densità di potenza erogata nel nocciolo delle tradizionali centrali nucleari a fissione. Sono, inoltre, molti i ricercatori all'estero che affermano la validità e la serietà delle ricerche sulle “Reazioni Nucleari a Bassa Energia” (LENR); tra questi ricordiamo: il Professor Brian Ahern (DARPA-USA), che ha costruito un sistema in grado di erogare 8 Watt termici per diversi giorni; il Professor Peter Hagelstein (MIT-Boston), che in una dimostrazione aperta al pubblico ha mostrato la possibilità di ottenere un guadagno d’energia 14 volte superiore a quella di ingresso per diversi mesi; il Professor Dennis Bushnell, alto dirigente del Langley Research Center (NASA) che ha dichiarato che le LENR sono la fonte di energia più promettente per il prossimo futuro; il Professor Gorge Miley dell'Università dell'Illinois, che di recente ha pubblicato un lavoro dal titolo: “A game-changing power source based on Low Energy Nuclear Reactions”; il Professor Yoshiaki Arata -decorato dall'imperatore del Giappone, che nel 2008 ha mostrato all'università di Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di nanoparticelle di palladio in una matrice di ossido di zirconio; i laboratori di ricerca SPAWAR della U.S. Navy, che di recente hanno rilasciato un video dal titolo eloquente: “Twenty-year History of Lattice-Enabled Nuclear Reactions(LENR) Hiding in Plain Sight”.
Risulta, inoltre, particolarmente interessante il fatto che lo studio di un nuovo materiale (lega Rame-Nichel) a struttura nano-metrica in un caso e sub micrometrica nell'altro, sia stato realizzato indipendentemente e segretamente, sia da noti Ricercatori dell'Università di Osaka (Prof. Akito Takahashi) e Kobe (Prof. Akira Kitamura), nell'ambito di un progetto congiunto con il gruppo di ricerca privato Techonova (facente parte della galassia Toyota) che da un gruppo di ricerca coordinato dal Dottor Celani presso i Laboratori di Frascati. I risultati ottenuti da tali due gruppi indipendenti, mostrati e discussi pubblicamente durante il suddetto X Workshop di Pontignano, sono stati similari. In conclusione, ricordiamo che sono numerosi i brevetti e migliaia le pubblicazioni scientifiche, alcune nelle più prestigiose riviste di Fisica, Ingegneria e Chimica a livello Internazionale, che confermano la veridicità di tali fenomeni.
Al fine di fornire riposte ai quesiti ed ai dubbi sorti intorno all'argomento, stiamo organizzando un Convegno, rivolto al grande pubblico e al mondo politico ed ai rappresentanti dei mezzi di comunicazione, che avrà luogo all’inizio del mese di luglio alla Camera dei Deputati.
Roma, 05 giugno 2012 On. Dott. Domenico Scilipoti