Russia – Proseguono gli scandali dei cibi contaminati: tocca di nuovo a Ikea, dopo le polpette e le torte, questa volta nel mirino i famosi hot dog del colosso svedese.
Sarebbe ormai evidente la mancanza di controlli sanitari predisposti dalle multinazionali, che potrebbero mettere in pericolo la salute umana, infatti la presenza nella carne di cavallo di residui del fenilbutazone, potente farmaco anti-infiammatorio, potrebbe rappresentare un rischio.
Assocarni invece ribadisce che “le tracce di carne equina in prodotti che non la riportano sull'etichetta é un problema di frode in commercio, non di contaminazione alimentare. Non riguarda la genuinità della carne di cavallo, ma piuttosto l'inserimento in alcuni prodotti alimentari di ingredienti non dichiarati sull'etichetta”.
Intanto se la vede brutta su ogni fronte Ikea, a causa della Direzione generale della concorrenza, che in Francia ha stimato 6mila porzioni di torte al cioccolato a rischio vendute, che potrebbero contenere tracce di colibatteri.
Riusciranno le multinazionali a riprendersi dal calo delle vendite e a riconquistare la fiducia dei consumatori?