Selezionavano le vittime, principalmente turisti stranieri, e con fare amichevole li approcciavano.
Una volta guadagnata la loro fiducia li portavano a passeggiare nei pressi del Parco di Colle Oppio ed offrivano loro del vino contenente del sonnifero. Quando le vittime perdevano i sensi, agivano indisturbati, derubandola di tutto.
Ma l’ultima volta il giochino ha avuto un epilogo drammatico: un turista americano è rimasto ucciso dal potente sonnifero.
Gli agenti del Commissariato Celio, diretto dalla dr.ssa Tiziana Lorenzo, al termine di una indagine complessa, hanno tratto in arresto due persone. Una terza, identificata, è attualmente ricercata.
Il loro “modus operandi” era sempre lo stesso. Le vittime erano principalmente turisti stranieri.
L’approccio iniziava in modo amichevole e si concludeva con una passeggiata appartata nei pressi del Parco di Colle Oppio. Poi al malcapitato veniva offerto del vino contenente sonnifero alla ” benzodiazepine”. Così la vittima perdeva i sensi.
A quel punto i due potevano agire indisturbati, derubando il malcapitato di tutti i suoi averi. Al risveglio le persone non erano in grado di ricordare l’accaduto.
Il 13 novembre però lo scenario si è complicato. Nel Parco di Colle Oppio gli agenti hanno infatti trovato il cadavere di un turista statunitense.
La vittima, rimasta senza identità per quasi dieci ore, è stata poi identificata nella tarda serata di quello stesso giorno dagli agenti del Commissariato Celio. Anche in questo caso era stata derubata di tutti gli averi.
Di fronte all’ennesimo episodio, sfociato nella morte della vittima, gli investigatori del Commissariato Celio hanno iniziato ad ipotizzare una pista “seriale”, mettendo in correlazione tutti gli episodi denunciati.
A coincidere erano infatti la zona, le modalità di approccio e l’esito “dell’adescamento”.
A questo punto gli investigatori hanno messo in atto un piano basato su appostamenti in vari punti della zona, in cui ha giocato un importante ruolo la collaborazione dei commercianti e degli altri frequentatori abituali della zona, fino a sorprendere dopo alcune sere 2 persone, poi identificati per cittadini rumeni ed egiziani.
In particolare, i due sono stati bloccati nei pressi di un locale della zona generalmente frequentato da turisti con una bottiglia contenente del vino, che tentavano di offrire a diversi turisti stranieri.
Ad attirare l’attenzione degli agenti è stato un dettaglio: i due non bevevano mai dalla bottiglia.
La stessa bottiglia era stata nascosta in una fioriera nei pressi di un locale nei pressi del Colosseo, verosimilmente in attesa di essere recuperata una volta “agganciata” l’ennesima vittima all’interno del locale nel quale i due trascorrevano la serata.
Dopo qualche ora la conferma dei sospetti degli agenti. I due sono infatti usciti dal locale in compagnia di un turista svizzero al quale hanno fatto bere il vino contenuto nella bottiglia. Pochi minuti e la vittima ha iniziato a barcollare visibilmente, fino ad essere “scortato” dai due verso il parco di Colle Oppio lì mentre uno dei due faceva da palo, l’altro “si preoccupava” di sottrarre gli effetti personali alla vittima. A questo punto i due sono stati però bloccati dagli agenti del Commissariato ed arrestati per rapina aggravata in concorso. Un terzo soggetto è stato identificato ed è attualmente ricercato
La vittima veniva soccorsa dai sanitari che gli diagnosticavano un’intossicazione da benzodiazepine. Durante la perquisizione personale, effettuata nell’immediatezza dei fatti i due venivano trovati in possesso di alcune gocce di un sonnifero a base della stessa sostanza, cellulari provento di furto e denaro contante.
Oltre al sonnifero sono stati sequestrati anche i due bicchieri e la bottiglia utilizzati per somministrare alla vittima la bevanda alcolica alterata.
Nel corso delle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore dr. Marcello Monteleone presso la Procura della Repubblica di Roma, si è rivelata preziosa la collaborazione dei commercianti della zona. Grazie al monitoraggio delle presenze abituali della zona, sono riusciti infatti a segnalare in più occasioni agli agenti del Commissariato persone “nuove”. Proprio grazie ad una di queste segnalazioni, ed ai successivi sviluppi investigativi, gli investigatori sono riusciti ad “agganciare” i due arrestati.