25 Aprile – La Festa Nazionale della liberazione ci porta al 25 aprile del 1945 quando arrivano gli americani che, insediati in Italia, cacciano i tedeschi.
Un momento epocale che cambia la storia dove, durante la liberazione, Mussolini scappando in Svizzera viene fermato a Giulino di Mezzedra – località Dongo.
Passiamo dalla storia, di cui fiumi di pagine riempiono i libri, ai fatti, proprio per rilevare la gravità delle circostanze: quando un partigiano ferma Mussolini, con una sventagliata di mitra uccide Mussolini, Claretta Petacci e altri 15 gerarchi fascisti.
Cosa è realmente accaduto: nessuna liberazione ma soli omicidi.
I partigiani non avevano nessun incarico istituzionale, tutt’altro si sono muniti di armi fino sopra ai denti e hanno deciso di ammazzare, parola d’ordine uccidere senza pietà.
Vogliamo parlare di partigiani o di comunisti assassini?
La canzone “Bella ciao” non è nata dai partigiani bensì a provenienza ben più lontana.
Dopo l’omicidio di Mussolini, i cadaveri vennero portati a piazzale Loreto di Milano, dove a Mussolini sono stati lasciati gli occhi sbarrati e il popolo italiano, o meglio i partigiani iniziarono a urinarci e defecarci sopra.
Che squallida immagine che i partigiani e gli italiani hanno regalato al mondo intero.
La morte di Mussolini il 28 aprile 1945 fissa una data immemorabile, esecrabile, il cui ricordo deve rimanere vivo, per l’efferato gesto commesso dai partigiani, e delle successive conseguenze di un atto tanto meschino che non lascia spazio a nessun tipo di gloria.
I partigiani per non farsi riconoscere avevano un nome d’arte che, grazie all’amnistia di Togliatti, riuscirono a sanare tutti gli ignobili reati penali commessi.
R.P.