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Roma Capitale – Alemanno: ok terzo decreto fondi Tpl e poteri

Roma – 'Il Terzo decreto su Roma capitale e' stato approvato: si sono mantenuti in forma diversa, ma in maniera sostanziale, i poteri straordinari per l'emergenza traffico'. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno lasciando palazzo Chigi dopo il si' del governo al terzo decreto su Roma Capitale: restano i poteri sull'emergenza traffico, si da' la possibilita' al Campidoglio di rimodulare i fondi per la vecchia legge su Roma Capitale e d'intesa con la regione di ripartire le risorse per il trasporto pubblico locale.
Con il nuovo decreto su Roma Capitale approvato oggi dal governo, ha spiegato Alemanno, 'e' possibile modificare in maniera molto semplice, con una nostra delibera, la rimodulazione dei fondi che sono attualmente in bilancio per la vecchia legge su Roma Capitale. Inoltre, sul trasporto pubblico locale, d'intesa con la Regione e non scavalcandola come era in origine, si ripartiscono le risorse per il Tpl'.
'Questo – ha spiegato Alemanno – non e' piu' solo un decreto correttivo rispetto al secondo verso il quale c'erano stati dei pregiudizi di incostituzionalita' da parte della Regione Lazio'. Quindi, 'nonostante siano stati cancellate le norme di protezione civile sulle varie emergenze, noi siamo l'unica citta' che mantiene i poteri sull'emergenza traffico; inoltre, i fondi su Roma Capitale sono direttamente disponibili e le risorse del Tpl vengono ripartite coinvolgendo Roma Capitale che non vive piu' in una situazione passiva rispetto a queste risorse' con una conseguente 'maggiore facilita' di gestire finanziamenti'. Con l'approvazione di oggi, 'e' finita la parte statale manca quella regionale. C'e' un ultimi punto: siccome il parere della commissione bicamerale non e' stato recepito alla lettera da questo consiglio dei ministri, questo deve riconsegnare, formalmente, per un ulteriore verifica al parlamento il decreto e il parlamento ha 30 giorni per riesaminarlo. Siccome di fatto non funziona piu', decorreranno questi 30 giorni e poi il consiglio dei ministri approvera' definitivamente il decreto stesso'.

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