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Mafia – Due arresti a Lucca, sequestrati beni per quasi 7 milioni

Lucca – Mafia: arrestati dalla Finanza padre e figlio a Lucca. Nei guai soprattutto un imprenditore edile 53enne residente a Lucca ma di origine siciliana, già condannato per associazione di stampo mafioso, per aggirare le norme antimafia aveva fittiziamente intestato al figlio le proprie società. I finanzieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del locale tribunale finalizzato alla confisca di 4 ville, 4 villette a schiera, 4 box auto e due aree urbane per un importo di circa 3,2 milioni di euro, nonchè di un'auto, titoli e denaro per altri 3,6 milioni. Si tratta dell'epilogo di una operazione denominata 'Lu-Pà condotta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Lucca, sotto la direzione del sostituto procuratore Fabio Origlio. L'indagine, supportata da intercettazioni telefoniche e ambientali e da accertamenti bancari e patrimoniali, ha dimostrato che per aggirare le norme antimafia, le attività imprenditoriali del 53enne erano state formalmente intestate al figlio, che risiede in Sicilia e si occupa della gestione di un'altra azienda. La gestione di fatto invece era curata dal padre, che si muoveva tra Lucca e Palermo. A quest'ultimo è stato contestato il reato di trasferimento fraudolento delle aziende, mentre il figlio è stato indagato per concorso nel trasferimento fraudolento delle aziende. I due erano pronti a reinvestire i proventi nella costruzione di nuovi immobili residenziali di pregio. Ora si trovano ai domiciliari.

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