Jerago con Orago (Varese) – Tra le aziende della provincia di Varese che stanno attraversando un periodo di crisi c'è certamente la Meccanica Finnord, situata a Jerago con Orago, dove questa mattina i lavoratori con il supporto dei sindacati hanno organizzato un presidio iniziato all'alba per protestare contro i licenziamenti che sono stati prospettati e che dovrebbero coinvolgere almeno 45 persone. Sono passati ormai tre anni da quando la cassa integrazione ha iniziato a essere una pratica ormai consolidata in una delle aziende che fino a qualche anno fa era tra le più consolidate del varesotto, la Mecanica Finnord (vengono prodotti componenti per il settore automobilistico e motociclistico, tra cui raccordi e sistemi per impianti frenanti), che ha una sede anche a Dormelletto in Piemonte, ma nonostante il passare del tempo la situazione è tutt'altro che migliorata e ai lavoratori è stato prospettato non solo il taglio di 45 dipendenti, ma anche una riduzione dello stipendio motivata con il calo della produzione e una tredicesima che verrà pagata solamente a rate. Si tratta però di una situazione che sta diventando ormai insostenbile visto che in azienda lavorano oltre trecento persone, tra cui ci sono anche coppie di coniugi, e lo spettro della perdita del lavoro si sta facendo sempre più concreto proprio perchè nel mese di aprile la cassa integrazione straordinaria è destinata a finire e inevitabilmente saranno prese dai vertici societari decisioni drastiche.
Proprio per questo sin dale 6 della mattina i lavoratori della Finnord hanno organizzato un presidio che è durato fino alle 10 per manifestare in maniera chiara il proprio dissenso e particolarmente significativo è stato uno degli striscioni che sono stati esposti: “Spezziamo l'oppressione che la crisi ci impone”. La partecipazione allo sciopero di oggi è stata comunque massiccia e questo ha certamente soddisfatto i rappresentanti sindacali, anche se per capire meglio il futuro dell'azienda potranno esserci aggiornamenti importanti nella giornata di venerdì prossimo in cui è in programma un incontro con i vertici aziendali in cui si proverà a capire se sia davvero possibile evitare lo spettro dei licenziamenti.