Roma – Vincenzo Maruccio sarà interrogato la settimana prossima in procura. Dovrà rispondere dell'accusa di peculato e soprattutto dovrà spiegare tante cose agli inquirenti. I magistrati, che hanno disposto le perquisizioni nelle case e nell'ufficio del dipietrista, trovano anomali i bonifici (500mila euro) e i prelievi (200mila euro) fatti da Maruccio a partire dall'aprile 2011, dai due conti del gruppo Idv aperti presso Cariparma e Credito artigiano e gestiti esclusivamente da lui (unica persona fisica abilitata ad operare) verso sette conti correnti personali o cointestati con la moglie Raffaella Sturdà, anche lei avvocato. Operazioni sospette (importi molto elevati, causali generiche o assenti) che hanno insospettito Bankitalia che, come successe per Lusi, ha segnalato i movimenti alla Procura di Roma, e di lì l'inchiesta. Che finora riguarda solo Maruccio, nell'Idv, ma potrebbe allargarsi. Possibile, infatti, che nessuno sapesse? Nessuno controllasse? In un'assemblea infuocata lunedì scorso, prima dell'indagine, il partito (che a Roma ha le casse quasi vuote) ha processato Maruccio per non aver mai comunicato l'aumento dei fondi per i gruppi regionali, votato anche dall'Idv insieme a Fiorito. Possibile nessuno sapesse? Siamo a Roma, non in una sede periferica. E poi in un partito in cui la cassa è severamente controllata dal leader. Possibile che al segugio Di Pietro sfuggano così 700mila euro? Parliamo di complessivi 1.217.000 euro ricevuti dal gruppo consiliare Idv solo nel 2011. E di fatto interamente spesi, visto che l'avanzo della gestione è di soli 5mila euro. Un bilancio attendibile, quello presentato dal capogruppo Maruccio? Falso? Dove sono stati spesi, veramente, quei soldi, visto che li gestiva lui? È quello che sta accertando la Gdf. Sotto la lente ci sono i redditi, i movimenti sui conti correnti anche comuni e le proprietà. La Bmw 530, le spese, gli immobili. Due case più terreni a Maierato, tre a Roma: lo studio, un appartamento alla Balduina e uno nel quartiere Prati, in via Duodo. Nove vani e mezzo con garage, intestato alla moglie e comprato l'anno scorso, per 1 milione di euro, in parte con mutuo di 3mila euro al mese, acceso sul conto comune.