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Liguria – Risonanza magnetica, Montaldo: risparmiati 300mila euro

Liguria – “Le risonanze magnetiche che inauguriamo oggi presso l’ospedale di Lavagna e il presidio ospedaliero di Sarzana sono state acquistate nell’ambito di una collaborazione tra le Asl 4 del Tigullio e 5 spezzina, attraverso una gara unica che ci ha consentito di risparmiare circa 300mila euro”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo questa mattina a margine dell’inaugurazione della nuova risonanza magnetica presso l’ospedale di Lavagna. “A questo proposito – ha continuato Montaldo – stiamo lavorando perché la collaborazione possa svilupparsi anche in altri ambiti, non solo negli acquisti, ma anche nella gestione dei servizi tecnici e amministrativi.
Con questa macchina completiamo l’offerta di tecnologie diagnostiche della ASL 4 Tigullio, che in questo modo diventa autonoma, come previsto nella riorganizzazione indotta dall’apertura del nuovo polo di Rapallo”.
L’assessore ha ricordato che “l’ospedale di Santa Margherita ha chiuso, resterà la parte ambulatoriale, e alla fine di marzo chiuderà anche la parte per acuti dell’ospedale di Recco, vista la presenza di un ospedale nuovo come quello di Rapallo che ha indotto una razionalizzazione in tutta la ASL 4, con un’accentuazione dell’attività programmata presso il polo di Sestri Levante e dell’attività di emergenza a Lavagna”.
“Stiamo inoltre – ha continuato l’assessore regionale alla salute – lavorando alla informatizzazione della diagnostica di immagine dell’area metropolitana e genovese che consentirà, tra qualche tempo, di avere tutte le diagnostiche dell’area del Tigullio e genovese in rete, favorendo la trasmissione delle immagini in automatico in tutte le strutture della zona e quindi facilitando anche le attività di consulenza degli specialisti”.
Secondo l’assessore regionale alla salute, alla luce anche di una recente sentenza della Cassazione sull’anticipazione delle dimissioni di un paziente con problemi cardiologici, “le esigenze economiche sacrosante, non possono però mai prevalere sui bisogni clinici degli individui, perché oltre una certa soglia il sistema inizia a degradare e a decadere”.

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