Washington.
” I still have a dream, a dream deeply rooted in the American dream – one day this nation will rise up and live up to its creed,
We hold these truths to be self evident: that all men are created equal.” I have a dream…
52 anni dopo quel 28 Agosto di Washington, il sogno non é certo diventato una realtà.
Non è una realtà neppure in Europa, e neppure in Africa, e lo stesso sogno non è realtà in Asia,e neppure nel continente Australiano.
E' rimasto solo un poderoso abbraccio di folla, un poderoso abbraccio di un pensiero che non si è mai alzato in piedi, che non ha mai preso il volo.
Ascoltando quelle parole, ascoltando l'eco di un 1963, in piena guerra del Vietnam, si intravede anche quell'alba del 30 Aprile 1975,
quando l'ultimo elicottero si alzava in volo da Saigon e lasciava tutti gli altri sogni di libertà alle spalle.
E lasciava sul campo oltre un milione e trecentomila morti.
L'undici Aprile 1865, nel suo ultimo discorso pubblico , Lincoln diceva:
” These twelve thousand persons are thus fully committed to the Union, and to perpetual freedom in the state–committed to the very things,
and nearly all the things the nation wants–and they ask the nations recognition and it's assistance to make good their committal.”
Erano solo i dodicimila ex- schiavi della Louisiana che avevano acquisito la loro prima libertà e pari diritti nel 1865.
Diritti e dignità ancora con le ali tarpate da innumerevoli ragazzi di nome Mr. Dylan Storm Roof.
