Il sistema giudiziario basato sul rinvio delle udienze, sui tempi biblici per la pubblicazione delle sentenze è un costo economico di tutta rilevanza. Non solo perché allontana ogni possibile investitore straniero ma anche perché semplicemente uccide i piccoli investitori italiani. E li uccide da anni. Insomma un vero danno per l’economia. Non solo, un chiaro invito all’illegalità, visto che poi interviene la prescrizione del reato o la prescrizione della pena. Perché mai i magistrati non riescono a rinviare al massimo per due volte una udienza ? Lasciando il tempo massimo di un mese fra la prima e la seconda convocazione ? Ed alla seconda andare a sentenza, a prescindere dai presenti, dagli assenti, dagli impediti, dai malati, e da tutte le cause di rinvio ? Insomma nell’epoca di internet, della video conferenza, di skype, anche con un telefonino sul cuscino il malato è “presente” e, se non è pienamente vigile ha sempre il suo avvocato che lo assiste e lo rappresenta. E poi vi sono proprio le “memorie scritte” o video registrate che sono utilizzabili. E perché i magistrati non potrebbero farsi solo due settimane di vacanza all’anno , visto lo spaventoso arretrato che hanno accumulato ? E perché i tribunali non potrebbero lavorare su due turni, visto che in Italia i giovani pronti ad entrare in magistratura sono migliaia ed i giovani avvocati pronti ad andare in udienza anche la notte, il sabato e la domenica sono anch’essi migliaia ? Perché ai magistrati non viene impedito di esercitare altre attività non strettamente legate alle loro mansioni, come gli arbitraggi nazionali od internazionali, la politica attiva o di “appoggio”, l’attività giornalistica od artistica in generale, dalla pittura alle pubblicazioni, alla saggistica, al presenzialismo nelle trasmissioni televisive, ai dibattiti, alle inaugurazioni ? Perché non viene fatto obbligo di pubblicare la sentenza in quindici giorni dalla sua lettura ? Allungando i termini di prescrizione si permette solo una maggiore tranquillità ai magistrati che avranno più tempo per andare a sentenza. Insomma solo un maggiore danno di immagine, un maggior danno economico, un enorme danno sociale. E visto che con la prescrizione vanno in fumo centinaia di ore di udienze, migliaia di euro di spese giudiziarie, dal primo giorno di inchiesta all'ultimo, migliaia di euro di avvocati, di spese di viaggo, di esorbitanti costi per i testimoni, perché tutte queste spese non vengono risarcite da quei giudici che, con i loro continui e lunghi rinvii, hanno causato l'ingente danno economico a tutti gli attori del processo ? Insomma allungare i tempi di prescrizione ha come risultato un maggiore danno di credibilità e di immagine e crea solo un beneficio ad un sistema lumacoso. E non garantisce affatto che la lumachina poi vada a sentenza entro i nuovi termini. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com