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Tibet – Si da fuoco per protesta contro la Cina, è la vittima numero 124

Meruma (Tibet) – Ha urlato contro l'occupazione cinese e in favore del ritorno del Dalai Lama e poi si è cosparso di benzina dandosi fuoco. Un uomo di 30 anni, padre di due bambini ed ex prigioniero politico cinese, si è autoimmolato martedi' sera nella città di Meruma, nella contea e prefettura autonoma tibetana di Ngaba (Aba per i cinesi), nella provincia meridionale cinese del Sichuan.
Kunchok Tseten, questo il nome dell'uomo, ha urlato slogan in favore del ritorno del Dalai Lama in Tibet e per la fine di quella che ha chiamato l'occupazione cinese.
L'uomo era stato già stato arrestato in passato per aver manifestato contro la Cina. Gli agenti arrivati sul posto hanno dapprima spento le fiamme, poi hanno preso il corpo dell'uomo le cui condizioni, così come il luogo dove si trova, sono sconosciute.
La polizia ha anche arrestato sua moglie e suo fratello in seguito all'atto di martedì. Kunchok Tseten e' il 124/o immolato dal 2009, 26/o dall'inizio di quest'anno.

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