Reggio Calabria – Il direttore de “Il dibattito”, Francesco Gangemi, di 79 anni, ha ottenuto oggi gli arresti domiciliari.
Il giornalista era stato arrestato nei giorni scorsi perché deve scontare una condanna a 2 anni per diffamazione aggravata a mezzo stampa.
I giudici del tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria hanno accolto l'istanza dei difensori, gli avvocati Lorenzo Gatto e Giuseppe Lupis. L'arresto era stato eseguito su disposizione della Procura generale di Catania.
Nello specifico, Gangemi è stato condannato anche per falsa testimonianza, ecco come e perchè, nella spiegazione fornita dal figlio, ripresa dal sito www.giornalettismo.com :
“Perché non ha rivelato, dinnanzi al Giudice, le proprie fonti. Gli ultraquarantenni come me ricorderanno certamente il cosiddetto “scandalo delle fioriere” o “tangentopoli reggina” che investì la Città della Fata Morgana nel 1992. In quell’epoca, l’intera Giunta Licandro venne arrestata (tranne il Licandro che si pentì e collaborò finendo anche tra la letteratura con il libro a 4 mani “La città dolente”) per aver preso tangenti da una ditta per la fornitura di fioriere del valore di 90 milioni di vecchie lire. Mio padre, all’epoca Consigliere comunale, se non ricordo male ancor prima che scattassero le manette alla Giunta, in aula a Palazzo San Giorgio, si alzò dallo scranno ed affermò che in qualche stanza le valigette entrano piene (di soldi) e ne uscivano vuote. Al processo che ne seguì, interrogato dal Giudice, si rifiutò categoricamente di rivelare chi ed in che circostanza gli diede la notizia. Reato gravissimo, quello commesso da mio padre”.