Salute – Scoperto il legame tra la dermatite atopica e l'inquinamento che appesta le zone urbane.
In Europa sono raddoppiati casi di dermatite atopica: un bambino su due sotto i 5 anni ne soffre e pare che più le nostre città sono coperte dallo smog più i bambini presentano problemi di pelle.
Secondo l'organizzazione mondiale della sanità in Europa circa un terzo delle malattie infantili, dovrebbe essere attribuito all'ambiente malsano o poco sicuro che pesa sulla salute dei bambini al di sotto dei 5 anni.
Negli ultimi 30 anni la dermatite atopica è cresciuta di pari passo con l'industrializzazione, diventando la più diffusa fra le malattie cutanee in età pediatrica.
Purtroppo le cure risolutive per questa patologia sono poche o nulle e secondo uno studio americano il costo che grava sulle famiglie con piccoli malati di dermatite va dai cento a oltre duemila dollari l'anno.
Oltre ai fattori ambientali, come l'inquinamento, influiscono sulla patologia anche l'umidità, le polveri, le allergie alimentari e le carenze nutrizionali.
L'alimentazione ha perciò un grande ruolo nella prevenzione dalla dermatite, è consigliata una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, pesce, grassi di origine vegetale, fibre e cereali, accompagnata da un alto consumo di acqua e da un limitato uso di bevande zuccherate e cibi troppo raffinati.