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Monte Paschi – Mussari: da militante comunista a banchiere di successo

Non molti possono vantare la realizzazione di un “sogno americano” personalizzato. Gabriele Mussari è uno dei pochi che invece può vantare di esserci riuscito. E' il più giovane presidente nella storia della Associazione Bancaria Italiana. Nato a Catanzaro, ma senese di adozione, a soli 38 anni, nel 2001, è nominato presidente della Fondazione Monte Paschi Siena e a 43 anni, nel 2006, presidente della Banca Monte Paschi. Una carriera di successo, da giovane avvocato che non pochi definiscono tipico esempio di capitalismo bancario di un uomo che il realtà non avrebbe mai smesso di fare l'avvocato. Quando già ricopriva la carica di presidente di MPS, accettò infatti di patrocinare, in veste di difensore, il sacerdote Acampa in un processo nel quale quest'ultimo era imputato per avere dato alle fiamme la Curia vescovile. Ci si domanda come mai non sia sceso in politica. In realtà anche la politica ha sempre fatto parte della vita di Mussari, fin da quanto militava attivamente nella FGCI (Federazione Giovani Comunisti Italiani). Nel 2010 è comunque stato fra i principali finanziatori del PD senese, con un contributo che alcune indiscrezioni dicono sia stato di circa 175mila euro.

Secondo quanto avrebbero charito le inchieste sul G8 dell'Qauila, a Mussari si sarebbe rivolto Denis Verdini (coordinatore nazionale del PdL) per la richiesta di un prestito di 10 milioni di euro per la società BTP dell'amico Riccardo Fusi, che già aveva accumulato debiti con le banche per circa 700 milioni di euro. E nel 2009 Monte Paschi è di fatto l'unico istituto di credito che accetta di accollarsi 1,9 miliardi di euro collegati ai cosiddetti “Tremonti-Bond”.

Per quanto riguarda l'atttuale indagine, Mussari non figura fra gli indagati, ma lo è stato in passato, all'epoca dello scandalo sull'ampliamento dell'aeroporto di Siena. Secondo quanto sarebbe stato evidenziato da una intercettazione, il direttore della Camera di Commercio di Siena, Bolgi, Mussari avrebbe sempre avuto “la fissazione delle operazioni di ampliamento per l'aeroporto senese” nonostante che Monte Paschi avesse solo poco meno del 30% della società pubblica che gestiva lo stesso scalo aereo (Aeroporto di Siena SpA).
Senza contare che dal 2006 al 2010 MPS ha investito oltre 297 milioni solo in pubblicità e oltre 630 in consulenze, mentre annunciava di voler stipulare contratti di solidarietà per i propri dipendenti. A parte la linea di abbigliamento “1472” (anno della fondazione dell'istituto).

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