Sono tanti, purtroppo, i problemi che stanno affliggendo il campionato di Serie A e, più in generale, tutta l'Italia del calcio. Per approfondire la questione e capire quali possono essere le eventuali soluzioni a tali problemi, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva Fabio Montecalvo, presidente della FM Communications, azienda che si occupa di comunicazione, di marketing internazionale e di consulenza verso altre società, come ad esempio Mediaset e Real Madrid.
Partiamo dallo scandalo calcioscommesse che continua a tenere banco: cosa dobbiamo aspettarci a fine campionato?
“Il nostro calcio è vecchio e malato. Il calcioscommesse incombe e avanza in ogni piazza. Bisogna adottare provvedimenti drastici per eliminare questo cancro che sta distruggendo il campionato italiano! Non so cosa potrà riservarci la fine dei campionati, spero meno danni possibili”.
Qualcuno sostiene che la norma relativa alla responsabilità oggettiva vada modificata, altri invece la considerano intoccabile. Tu da che parte stai?
“La norma sulla responsabilità oggettiva, così com'è, è antica e obsoleta. Va assolutamente cambiata. Sono d'accordo con il patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo, quando dice che vigilare ventiquattr'ore su ventiquattro sulla vita di un atleta è praticamente impossibile”.
Si discute tanto del format del nostro campionato, lei quali cambiamenti opererebbe in vista dei prossimi anni?
“Da esperto di format tv, se dovessi seguire una logica commerciale, ovviamente distribuirei le dirette televisive a partire dal venerdì, dando una priorità all'importanza e alla delicatezza del match e classificando magari i match in 'white, privilege & gold'. Dovessi ascoltare il cuore, invece, riporterei tutto alla domenica, nostalgico di quelle domeniche in cui con il mio papà seguivo 'Tutto il calco minuto per minuto', esplodendo di gioia dopo un'invasione radiofonica di Sandro Ciotti sul collegamento di Ameri per esaltare un vantaggio della Juve su punizione di Platini. Che bello che era, quel calcio…”.
Partiamo dalle dichiarazioni di Prandelli: “Totti e Del Piero potrebbero dare ancora tanto”. Possibile una chance agli Europei?
“Totti e Del Piero sono i veri testimonials del calcio italiano nel Mondo, sono gli esempi autentici del Made in Italy calcistico. Due campioni sul campo e nella vita, il primo con un carattere a volte marcato, ma allo stesso tempo dotato di grande generosità e di grandi valori; il secondo un vero italian gentleman. Entrambi, poi, sul rettangolo di gioco, armati dell'asso nella manica che può cambiare, a proprio favore, le sorti delle loro partite. Chi non li vorrebbe ad un Europeo?”.
A proposito di Del Piero, che idea ti sei fatto di tutta la querelle legata al suo futuro?
“Come ho già avuto modo dire in altre circostanze, Del Piero avrebbe meritato un trattamento più dignitoso, più consono alla bandiera Alex. In parole povere avrebbe meritato più rispetto. Ora la dirigenza forse lo ha capito e credo che sia facendo qualche passo indietro. Ma Alex credo abbia già deciso di proseguire la propria carriera altrove. A riguardo, proprio in queste ore mi hanno contattato dal Qatar per un'interessantissima proposta da girare a Del Piero”.