Il ministro Balduzzi lancia l'allarme sulle caraffe utilizzate per filtrare l'acqua del rubinetto: sembra infatti che possano eliminare “le caratteristiche di potabilità”. Inoltre, vendute sulla base di vecchie disposizioni, sarebbero “inadeguate per la salvaguardia della salute”.
Nella relazione tecnica del Ministero della Salute che accompagna il decreto sulle caraffe, il ministro ha previsto norme specifiche per tutelare la salute del cittadino: le aziende hanno 6 mesi per adeguarsi. Il provvedimento riguarda anche gli impianti fissi per i lavelli di case e ristoranti, che dovranno rispondere a nuovi requisiti di sicurezza dei materiali e dovranno inoltre includere istruzioni d'uso dettagliate: i produttori consentiranno così ai cittadini di fare “scelte d'acquisto consapevoli”.
Il filtro “può eliminare sostaze pericolose e migliorare la qualità dell'acqua”. Secondo il Ministero, è questo che si pensa erroneamente. Stando invece alle indagini di alcune Procure queste sarebbero convinzioni non supportate da elementi scientifici: il filtro toglierebbe all'acqua sali minerali come il calcio, il magnesio e il potassio.
Brita, società leader nel settore, si difende dichiarando che la scorsa estate il parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità non ha “rilevato nessun rischio per la salute. I nostri filtri sono autorizzati in Germania e Austria”.